La storia della birra blanche, nota anche come Wit o Witbier, inizia nel nord Europa, in particolare in Olanda, Belgio e Francia settentrionale. Ancora oggi, la ricetta della birra blanche affonda le radici nel Medioevo, quando il luppolo non era ancora il protagonista principale.
Infatti le birre venivano aromatizzate con il gruit, una miscela di erbe aromatiche, zenzero, noce moscata, cumino, bacche di ginepro e chiodi di garofano, che fungeva anche da conservante naturale. Infatti grazie all’azione antiossidante delle erbe, la birra poteva essere mantenuta anche nella stagione più calda.
Attualmente si cerca di mantenere vivo il legame con la tradizione non impiegando il luppolo ma una mistura di spezie e altri elementi, quali arance amare e curaçao. Di conseguenza la birra blanche non presenta il luppolo tra gli ingredienti o, se ne ha, è presente in minime quantità.
Birra Blanche Ricetta: quali sono gli ingredienti necessari?
Ricapitolando, una vera birra blanche deve avere al suo interno i seguenti ingredienti:
- 50% frumento non maltato;
- 50% malto d’orzo chiaro (che conferisce il colore alla bevanda);
- miscela di erbe aromatiche e altre spezie, il gruit moderno.
Si segnala che in alcune versioni, si può usare anche il 5-10% di avena cruda. Utilizzando tali ingredienti e sarà possibile gustare un’ottima birra blanche!
Che cos’è il gruit?
Il gruit (o grut) può essere definito come un precursore del luppolo, ottenuto mixando:
- erbe aromatiche, quali mirica (Myrica gale), achillea millefoglie (Achillea millefolium), artemisia comune (Artemisia vulgaris), ellera (Glechoma hederacea), erica (Calluna vulgaris) e marrubio comune (Marrubium vulgare);
- spezie, come zenzero, chiodi di garofano, noce moscata, semi di anice, giusquiamo nero (Hyoscyamus niger), bacche di ginepro e cumino.
Si tratta quindi di una miscela profumata e aromatica che, come si diceva, ha anche lo scopo di conservare a lungo la birra prodotta.